Nella realizzazione del parcheggio i progettisti, oltre agli aspetti tecnici e geologici connessi con una realizzazione sotterranea adiacente ad edifici, hanno dovuto affrontare una serie di problemi peculiari del sito.
Gli spazi, come spesso accade in Liguria, erano minimali ed era quindi necessario trovare soluzioni progettuali che garantissero da una parte la sicurezza degli utenti ferroviari e dei lavoratori del cantiere, dall’altra il libero accesso ai servizi ferroviari da parte dei mezzi e delle persone.
Una seconda esigenza era quella legata al recupero ed alla conservazione del patrimonio esistente comprendente non solo gli edifici ferroviari, in buona parte tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, ma anche il muro ottocentesco, dietro al quale si doveva ricavare il parcheggio sotterraneo, ed il platano monumentale in prossimità della scala storica di accesso al piazzale ferroviario.
Pertanto i progettisti hanno dovuto proporre una serie di accorgimenti tecnici ed organizzativi che hanno reso realizzabile l’opera.
Il mantenimento dell’efficienza logistica e l’accessibilità anche veicolare alla stazione in fase di cantiere è stata assicurato realizzando l’accesso pedonale provvisorio lungo Via Fiume ed adottando una soluzione tecnica innovativa che permettesse al cantiere di operare senza interferire con i servizi ferroviari né interromperli.
L’accesso provvisorio è stato creato mediante la realizzazione di una scala metallica su Piazza Caduti del Lavoro, piazza sulla quale è stato deviato il flusso dei mezzi pubblici; per il cantiere si è stabilito di accedervi da Piazzetta Ancona e di adottare la tecnica del TOP-DOWN per consentire la percorribilità della soprastante Via Paleocapa mentre al di sotto si sarebbero svolte le operazioni di scavo e costruzione del parcheggio.
La tecnica del TOP-DOWN consiste nella realizzazione delle strutture dall’alto verso il basso. Questa tecnica ha consentito la realizzazione di una fascia di circa 10 m lungo il fronte della Stazione che ha assicurato una viabilità percorribile a pedoni e mezzi durante il periodo di svolgimento delle lavorazioni. Sono state realizzate paratie di micropali per il sostegno dei fronti di scavo lato edifici di stazione e successivamente sono stati eseguiti dei pali in acciaio lunghi 24 m, ammorsati negli strati più compatti del terreno, disposti perpendicolarmente agli edifici di stazione che hanno avuto la funzione di “pilastri” su cui si è appoggiata la soletta durante la costruzione a “rovescio” della struttura
In pratica, una volta realizzata questa parte dell’attuale copertura del parcheggio, essa è stata resa percorribile mentre sotto si eseguiva lo scavo. La parte restante del parcheggio è stata realizzata in maniera “tradizionale”, cioè procedendo dal fondo dello scavo, con la realizzazione delle fondazioni fino a giungere al solaio di copertura a supporto alla nuova pavimentazione veicolare della piazza.
La salvaguardia del platano monumentale è stata assicurata attraverso un sistema di sostegno che ne ha assicurato la stabilità durante le fasi esecutive e che ne accompagnerà il progressivo assestamento nel primo periodo di esercizio del parcheggio.